La premessa indispensabile è affermare che la colonna è forte ed è in grado di sopportare anche pesi elevatissimi. La seconda premessa è però che abbiamo una legge (la 626) che protegge i lavoratori e che non consentirebbe loro di portate quello che portano tutti i giorni i nostri figli: in prima media (il momento di maggior rischio perché sono meno forti e le richieste scolastiche sono maggiori) portano normalmente uno zaino che pesa il 20% del loro peso corporeo, con una punta settimanale del 30%. Vuol dire, per un adulto di 80 chili, 16 chili tutti i giorni, con 24 chili una volta alla settimana. E’ stato valutato che questo è direttamente collegato al mal di schiena. Risulta da molte ricerche che il dolore alla schiena e alle spalle in età scolare è in netto aumento (in talia oltre il 60 % dei ragazzi ne ha sofferto almeno una volta), che questa frequenza aumenta con l’innalzarsi dell’età (ad esempio a 13 anni rispetto a 11), che le femmine ne sono più colpite rispetto ai maschi. E’ però da osservare che è ormai certo che non esiste relazione causale fra carichi eccessivi e scoliosi. Zainetti pesanti o mal portati non possono causare malattie strutturate (dismorfismi) del rachide che hanno patogenesi di tutt’altra natura.
Cosa si può fare?
In attesa di una legge in materia che obblighi tutti a rispettare certi limiti, si possono concordare strategie con gli insegnanti, tipo la condivisione del materiale con il compagno di banco o l’uso, nei casi più fortunati, di appositi armadietti scolastici, o ancora indicare con assoluta precisione che cosa serve veramente per la lezione successiva, perché i ragazzi in prima media per non sbagliare spesso portano materiale doppio. Il secondo versante è quello dell’uso corretto dello zainetto da parte dei ragazzi, sulla falsariga della nostra Back School.
Come scegliere lo zainetto?
Le dimensioni devono essere proporzionate all’età e alla corporatura. Lo schienale deve essere rinforzato per una corretta distribuzione del peso sulla schiena. Ci devono essere due spalline larghe, imbottite e regolabili in lunghezza. Se lo zaino è espandibile a soffietto, utilizzare questo spazio accessorio occasionalmente e solo per materiale ingombrante ma leggero (tipo vestiario). Lo zaino deve avere una maniglia per poterlo trasportare anche a mano. Deve esserci una cintura addominale
per farlo ben aderire alla schiena. Può essere utile scegliere un modello provvisto di ruote, tipo “trolley”, per ridurre i tempi di carico sulla colonna durante i tragitti più lunghi.
Come riempire lo zainetto?
Evitare di riempirlo con materiale inutile. Partendo dallo schienale, introdurre per primi i libri più pesanti. Chiudere sempre l’apertura a soffietto, quando non serve. Destinare le eventuali tasche accessorie esterne agli oggetti più leggeri o che possono essere utilizzati durante il tragitto casa/scuola.
Come regolare lo zainetto?
Bretelle pari per evitare che il peso non sia maggiore su una spalla. Lo zaino non dovrebbe oltrepassare un peso oltre il 15 % del peso corporeo (es. con peso corporeo di 40 Kg lo zaino non dovrebbe essere più di 6 Kg).
Come indossare lo zainetto?
Poggiarlo su un ripiano e flettere le ginocchia.
Come trasportare lo zainetto?
Portarlo su entrambe le spalle. La sua parte inferiore deve rimanere al di sopra dei glutei. Se non è troppo pesante, alternare il trasporto a mano con la maniglia. Usare la cintura addominale. Nei tragitti in autobus poggiarlo a terra.
Conclusioni
Si può pertanto affermare che con le dovute attenzioni e qualche precauzione il problema degli zainetti scolastici rapportati alla salute della colonna può essere notevolmente ridimensionato. Secondo alcuni ricercatori portare quotidianamente lo zaino
può essere considerato un esercizio utile, per alcuni studenti, per il mantenimento di un minimo esercizio fisico. E’ auspicabile in una visione più ampia del problema che vengano messe in atto tutta una serie di iniziative che mirino da una parte ad una maggiore educazione dei nostri ragazzi all’attività fisica ed allo sport e dall’altra ad una migliore organizzazione scolastica per la razionale pianificazione delle materie nella stessa giornata oltre alla possibilità di lasciare in sede parte del materiale didattico.